Oggi parliamo di James Roday.
Se vi state chiedendo chi sia James Roday, probabilmente non mi conoscete oppure mi conoscete e non mi ascoltate quando parlo.
James Roday è essenzialmente Psych, serie USANetwork ai nastri di partenza della sesta stagione (season premiere il 12 ottobre), che parla di un sensitivo impegnato a risolvere casi intricati. “It's like the Mentalist, except that guy is a fake” (4x01). In realtà anche Shawn Spencer è un gigantesco fake, e se vi state chiedendo chi ha copiato da chi, vi risponderò che Psych è cominciato nel 2006.
James Roday è anche tante altre cose (principalmente teatro, e si sa che gli attori di teatro, oltre a farmi tanta simpatia, hanno una marcia in più), ma basta Psych alla nostra causa. James Roday è uno che nel 2006 era così e adesso è così. James Roday è anche uno che quando recita usa molto il proprio corpo, e quindi questa “lievitazione” esagerata, checché ne dicano carampane evidentemente molto più accanite di me, non gli ha fatto proprio bene-bene. Nonostante questo, James Roday è uno che regge DA SOLO l'intero show, anche se Dulé Hill è bravo, Maggie Lawson è brava, Corbin Bernsen e Kirsten Nelson sono bravi, Tim Omundson è bravissimo. James Roday è uno di quegli attori che ti fanno dimenticare quanto sia insulsa, a volte, la sceneggiatura (a cui spesso collabora anche lui) perché tanto tu non stai proprio seguendo il telefilm, piuttosto sei impegnato a capire cosa si inventerà stavolta James Roday.
Per farla breve: Psych non sarà la serie del secolo (pur essendo godibilissima, specie nei dialoghi – Shawn è un personaggione e i suoi siparietti sono esilaranti, e gran parte del merito va, appunto, a James Roday), ma è inaccettabile che si continui ad IGNORARE James Roday. E lo dico in special modo ai signori degli Emmy, che quest'anno hanno deciso di dimenticarsi anche dell'esistenza di How I met your mother, easily la best comedy dell'ultimo decennio, e di Neil Patrick Harris, di cui magari parleremo un'altra volta.
0 commenti:
Posta un commento